giovedì 19 marzo 2020
La tradizionale festa dei "Cento giorni" alla maturità non si è potuta fare? E chi i soldi li aveva raccolti li devolve in beneficenza, per aiutare quanti stanno lottando nell'emergenza sanitaria di questi giorni.
Il tam-tam tra studenti – e il rilancio tra prof che, entusiasti dei loro allievi, non ci hanno pensato due volte a condividere la notizia sui propri profili social – ha avuto successo. L'idea è circolata nel Reatino. I primi sono stati in Sabina i maturandi dell'indirizzo economico-sociale del liceo Scienze umane "Gregorio da Catino" di Poggio Mirteto e, a Rieti città, quelli dell'indirizzo Biotecnologie sanitarie dell'Istituto tecnico "Rosatelli".
Digerite le restrizioni prescritte per l'emergenza, si è pensato cosa fare per il consueto pranzo con intrattenimento musicale, già organizzato, a 100 giorni dall'avvio degli esami di maturità. Gli studenti hanno deciso, anziché riprendersi le quote già versate, di devolvere il denaro a "Un letto per il Lazio": «Il nostro intento è quello di contribuire, per quello che possiamo, al sostegno delle terapie intensive degli ospedali della nostra regione», si legge nei post delle due scolaresche, che hanno fatto da apripista ad altre classi che stanno decidendo di accodarsi.
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