Quella svolta inaspettata che porta sulla strada di Dio
martedì 31 marzo 2020
Dietro alle svolte della vita spesso si nasconde un progetto più grande, una chiamata che apre nuove strade e ci rende protagonisti del cambiamento. San Guido di Pomposa da giovane non pensava alla vita religiosa ma il docile ascolto della voce di Dio lo portò alla fine ad animare uno dei centri monastici più importanti dell’XI secolo nel nord Italia. Nato a Ravenna attorno al 970, si dedicò allo studio delle “arti liberali” (le materie letterarie) ma un giorno donò i propri abiti, indossò un saio e andò da pellegrino a Roma. Ricevuta la tonsura si recò in Terra Santa; si ritirò poi a vita eremitica a Ravenna, sotto la guida di Martino, abate di Pomposa, abbazia che si trovò a guidare, poi, alla morte del maestro. Invitato a Pavia dall’Imperatore Enrico III, Guido si ammalò per strada e morì a Borgo San Donnino (oggi Fidenza) il 31 marzo 1046. Altri santi. San Beniamino, diacono e martire (V sec.); sant’Agilolfo, vescovo (VIII sec.). Letture. Nm 21,4–9; Sal 101; Gv 8,21–30. Ambrosiano. Gen 45,2–20; Sal 118 (119),129–136; Pr 28,2–6; Gv 6,63b–71.
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