venerdì 11 agosto 2017
L'attività fisica adattata, per gli anziani, si arricchisce in Toscana di una nuova esperienza: i «gruppi di cammino», che alla funzione di aggregazione e riappropriazione sociale degli spazi urbani uniscono una dimostrata efficacia in termini di salute. Insomma, camminare in gruppo per socializzare, muoversi più agevolmente in città e anche migliorare le proprie condizioni di salute.
Afa è l'acronimo di “attività fisica adattata”, che la regione conduce da oltre dieci anni, rivolta in particolare agli anziani, per promuovere un invecchiamento sano e attivo e ridurre i fattori di rischio. Dopo dieci anni, era opportuno rivedere, perfezionare e potenziare il modello, introducendo elementi di novità e alcune sperimentazioni, come appunto i «gruppi di cammino». Lo ha fatto con una delibera portata in giunta dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata nel corso della seduta di lunedì scorso.
La Regione investe per offrire agli anziani, che sono circa il 25% della popolazione toscana, metà dei quali colpiti da malattie croniche di lunga durata, strumenti mirati al mantenimento dello stato di salute. «L'Attività fisica adattata –
sottolinea il presidente Enrico Rossi – è uno di questi strumenti, che negli anni si è diffuso in maniera sempre più capillare tra i nostri anziani, con risultati molto positivi in termini di salute e di rallentamento delle patologie». «L'Attività fisica adattata ha dimostrato di essere molto efficace in termini di miglioramento della salute, fisica e psichica, delle persone coinvolte» ha confermato l'assessore Saccardi.
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