sabato 10 novembre 2018
Denunce di malasanità compaiono spesso non solo su tv e giornali, ma soprattutto sui social. Più raro, ma non infrequente, trovare persone che dicano pubblicamente grazie per le cure ricevute negli ospedali italiani. A questo proposito, dall'ospedale civile degli Infermi di Rimini arriva un gesto molto bello. Dopo le cure ricevute dal padre, una figlia ha voluto mostrare gratitudine ai medici con una donazione servita per attrezzare una nuova sala riunioni. «Grazie a voi tutti che vi siete presi cura di mio padre con grande professionalità e umanità», ha detto la figlia di Giuseppe Mattazzi, curato nella Medicina II dell'ospedale. La signora ha voluto sottolineare, insieme alla direzione, la "familiarità" degli ambienti di cura, apprezzata dai pazienti e dalle loro famiglie, e non solo di medici, infermieri e personale tecnico.
Commenta Romeo Giannei, direttore medico degli ospedali riminesi: «Quando, come in questo caso, a tale sforzo si aggiunge la vicinanza della società civile, il risultato che si può raggiungere diventa davvero buono e importante». E il primario del reparto, Giorgio Ballardini, aggiunge: «Speriamo che questo virtuoso processo di realizzazioni e di contatti con la società civile prosegua a lungo e si diffonda come cultura della sussidiarietà, dell'accoglienza e dell'umanizzazione delle strutture sanitarie». Con il lascito del signor Mattazzi sono stati acquisiti uno schermo da 75 pollici e un Pc, attivi con collegamenti wireless. La sala così attrezzata consentirà incontri educativi con i pazienti, in particolare diabetici, favorirà riunioni tra gli operatori, formazione, possibilità di videoconferenze.
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