venerdì 8 ottobre 2010
Curiosità, tra grande e piccolo. Illustri intellettuali, e persino politici leader di partiti che si pretendono pluralisti e non ideologici, dicono e scrivono che la posizione "cattolica" sulla fecondazione assistita è "ideologica", perciò inammissibile in uno Stato laico. Però in tema leggo ("Il Mattino", 6/10, p. 1) che per Edoardo Boncinelli, stimato esperto in materia, «tutto il dilemma» è nella scelta tra due affermazioni: «La cellula uovo fecondata è già essere umano, fosse pure in potenza» da una parte, e il suo contrario dall'altra. Con conclusioni opposte: nel primo caso ogni azione che manipola e insieme distrugge cellule uovo «equivale di fatto alla soppressione» di una persona, nel secondo caso no, perché «la cellula fecondata non è considerata ancora un essere umano». Chiaro? Difficile negarlo. In una democrazia laica e moderna le due posizioni dovrebbero essere ambedue legittime per tutti, cattolici e uomini di Chiesa compresi, salvo che siano privati dei diritti umani e anche politici, in libera competizione di Parlamento ed eventualmente di popolo, che tra l'altro già si sono pronunciati in maniera inequivoca" Ma allora " prima curiosità " perché chi fa la prima affermazione sarebbe ideologico, oscurantista, servo clericale e tirannico, e invece chi fa la seconda è pluralista, benefico, moderno, libero e tollerante? Boh! La seconda curiosità, davvero singolare, mi viene leggendo ieri ("Repubblica", p. 1) un Walter Veltroni all'improvviso tutto interessato al fatto che un uomo reo di vari crimini sia stato seppellito in una chiesa di Roma. La questione è annosa. Perché proprio ora, e così? Profumo di furbizia "ideologica""
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