mercoledì 15 aprile 2015
Mario Milani, apprendiamo dal risvolto, «è lo pseudonimo di un manager, scrittore e marito milanese», autore di Ometti. I cento pensieri per sopravvivere a tua moglie ovvero gli uomini spiegati alle donne (Mondadori, pp. 192, euro 19). Il titolo è polisemico: "Ometti" sono uomini piccoli, o piccoli uomini; ma è anche voce del verbo "omettere", seconda persona singolare dell'indicativo e dell'imperativo; inoltre, soprattutto al Nord, "ometto" è anche l'appendiabiti.Tutti e tre i significati circolano nel libro perché l'uomo/marito è piccolo in confronto alla donna/moglie la cui superiorità è, per l'autore, fuori discussione; "omettere", inoltre, fa parte della strategia maschile per salvaguardare la pace familiare; infine, al marito assai spesso tocca la parte dell'attaccapanni come accadeva ai danzatori che, prima dell'avvento di Nijinsky e di Nureyev, dovevano limitarsi a star fermi per consentire alla ballerina, protagonista assoluta, di aggrapparsi, oltre a sollevarla al di sopra della propria testa quand'era il caso.Niente misoginia o maschilismo sciocco, nel libro. È un divertente elogio della diversità/complementarità dei sessi, con idee ben chiare anche sulla stabilità coniugale. La missione di Mario Milani è questa: «Trovare tutti i modi possibili per far sì che ogni uomo non fosse più nudo e solo di fronte al sacro mistero femminino. Creare la più grande comunità del mondo che permettesse di ridare una speranza reale ai maschi del terzo millennio, i primi a sperimentare nella loro esistenza la dittatura della complessità femminile». Perché l'essenza dell'universo femminile è appunto la "complessità", che il maschio sprovveduto tende a semplificare secondo i paradigmi elementari della propria razionalità, anziché porsi in atteggiamento di ammirato stupore davanti al dolce e indispensabile mistero femminile.La grande intuizione di Milani è proprio «lo stupore che nasce dall'avvicinarsi al mistero, è la sorpresa di fronte all'inaspettato, è il continuo miracolo dell'amore che sgorga dalla scoperta di vivere, giorno dopo giorno, con una perfetta sconosciuta».Accanto allo stupore, l'omissione: «Ometti per non essere travolto dal troppo. Ometti per ricavarti quel tanto di normalità dove puoi ritrovare te stesso. Almeno ogni tanto». Omissione di proposta: qualunque proposta maschile sarà sempre inadeguata rispetto all'evidente superiorità femminile. Omissione di risposta: inutile discutere. Lunghe pause: «Così può accadere che lei improvvisamente se ne vada e ti lasci vivo». Le donne sono affascinate dall'uomo silenzioso: «Un uomo silenzioso, per i suoi pari, è uno che non ha niente da dire. È spesso vicino alla stupidità. Per le donne no. Egli è una creatura con una sua complessità, probabilmente sofferente ed è dotato di un animo nobile, capace di ascolto e di comprensione». Questi e molti altri consigli, ragionati nel libro in tono ironico e benevolmente compiaciuto, sono compendiati nelle ultime pagine in cento aforismi fra i quali è irresistibile spigolare: «Corteggiamento. Sappi che ogni cosa che ti inventi oggi diventerà un atto di accusa domani. O anche oggi pomeriggio»; «Se due mesi prima del matrimonio non riconosci più la tua fidanzata, cominci a conoscere tua moglie»; «Sarà tua moglie a farti scoprire come le tue trentennali amicizie siano completamente inadeguate alla tua personalità»; «Ti annoi con i suoi amici? Sei geloso. Si tedia con i tuoi? Sono superficiali»; «La tua colpa più grave? Non essere stato generato direttamente da tua suocera. Convincitene»; «L'opinione è un lusso adolescenziale. Sforzati di indovinare qual è la posizione che tua moglie vorrebbe tu avessi»; «Sei un uomo sano? Non hai ansie? Passi per una persona equilibrata? Cosa aspetti a seguire il consiglio di tua moglie di rivolgerti a uno psichiatra?».
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