Seppe unire carità e scienza nella professione di medico
venerdì 12 aprile 2019
In ogni mestiere ciò che fa la differenza è la carità: vivere la propria professione, in qualsiasi ambito, alla luce dell'amore di Dio, infatti, spalanca le porte del Cielo e trasforma il mondo. San Giuseppe Moscati dimostrò con i fatti questa verità, rimanendo sempre "accanto all'ammalato" come dichiarò di voler fare quando gli venne proposto di diventare ordinario all'istituto di Chimica fisiologica dell'Università di Napoli. Scienza e carità furono gli strumenti sulla via della santità di questo medico canonizzato nel 1987 da Giovanni Paolo II. Era nato nel 1880 a Benevento, ma dal 1888 viveva a Napoli, dove si era laureato in medicina nel 1903. Divenne poi medico all'Ospedale degli Incurabili e, più tardi, primario agli Ospedali Riuniti. Ai più poveri offriva assistenza gratuitamente. Si dedicò anche all'impegno scientifico, portando il suo contributo a molti congressi in Italia e all'estero. Morì nel 1927.
Altri santi. San Damiano di Pavia, vescovo (VII-VIII sec.); sant'Alferio, abate (X-XI sec.).
Letture. Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42.
Ambrosiano. Feria aliturgica.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI