Nessuna malattia può fermare un progetto d'amore di Dio
mercoledì 8 aprile 2020
Malattie, ferite e sofferenze non possono fermare il progetto d’amore che Dio ha per la nostra vita, così come una grave menomazione non fermò l’opera di santa Giulia Billiart, che fu madre e maestra per molte giovani ragazze. Nata a Cuvilly in Francia nel 1751 da una famiglia agiata, all’età di 16 anni fu costretta a lavorare a causa della miseria improvvisamente piombata in casa. Nel 1773 fu colpita una paralisi alle gambe che durò 31 anni e che guarì inspiegabilmente solo nel 1804. Durante la Rivoluzione francese dovette fuggire ad Amiens perché accusata di nascondere sacerdoti. Guidata da alcuni preti decise di fondare una congregazione che si occupasse dell’educazione delle ragazze. Il primo nucleo si costituì nel 1803 e nel 1805 Giulia era superiora. Nascevano così le «Suore di Nostra Signora di Namur», la cui fondatrice morì nel 1816. Altri santi. Sant’Agabo, profeta (I sec.); sant’Amanzio di Como, vescovo (V sec.). Letture. Is 50,4–9; Sal 68; Mt 26,14–25. Ambrosiano. Gb 42,1–10a; Sal 118 (119),169–176; Tb 13,1–18; Mt 26,14–16.
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