Nella sua traduzione una Bibbia «di popolo»
mercoledì 30 settembre 2020
I misteri di Dio sono accessibili a tutti, soprattutto a coloro che hanno il cuore semplice e sanno mettersi in ascolto, perché la fede è un'esperienza "di popolo", condivisa, che crea comunità. Per questo la Bibbia è un testo che deve essere accessibile a tutti e che parli il linguaggio del "popolo": un obiettivo a cui si dedicò san Girolamo, a cui si deve la "Vulgata", la traduzione latina della Bibbia che fu a lungo la più usata nella Chiesa. Era nato in Dalmazia nel 347 e aveva studiato ad Aquileia, dove coltivò anche l'ideale della vita comunitaria. Battezzato nel 366, fu eremita in Oriente. Dopo un periodo a Roma e poi in Egitto, si stabilì a Betlemme nel 285 e diede vita a un monastero femminile, vero e proprio laboratorio che lo affiancò nell'opera di traduzione della Bibbia. Morì nel 419 o 420; è dottore della Chiesa.
Altri santi. San Francesco Borgia, sacerdote (1510-1572); beato Federico Albert, sacerdote (1820-1876).
Letture. Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62.
Ambrosiano. 2Tm 1,1-12; Sal 138 (139); Lc 20,27-40.
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