Dal buio della prigione alla luce vera della carità
venerdì 8 febbraio 2019
È spesso nel buio delle nostre stesse prigioni che è possibile ritrovare la luce vera: là dove sperimentiamo l'abbandono del mondo improvvisamente ci sentiamo amati e sollevati sopra le ferite e i limiti della nostra esistenza. Così fu per san Girolamo Emiliani (o Miani), fondatore della Congregazione dei Chierici Regolari di Somasca, conosciuti più semplicemente come Padri Somaschi. Nato a Venezia nel 1486, nel 1509 aveva intrapreso la carriera militare, ma nel 1511 fu imprigionato a Castelnuovo di Quero dai soldati della Lega di Cambrai. Quell'esperienza lo segnò per sempre: tornò a Venezia e fino al 1527 mentenne il suo ruolo pubblico, ma poi, davanti al diffondersi di carestia e peste decise di prendersi cura dei poveri e dei malati, anche vendendo i propri beni. Tra il 1531 e il 1534 diede vita alla sua congregazione, che venne istituita a Somasca, tra Bergamo e Lecco. Morì di peste nel 1537.
Altri santi. Sant'Onorato di Milano, vescovo (VI sec.); santa Giuseppina Bakhita, vergine (1868-1947).
Letture. Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29.
Ambrosiano. Sir 30,2-11; Sal 50; Mc 7,1-13.
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