Con i suoi testi c'insegna a credere e ad amare
domenica 27 dicembre 2020
Solo se amiamo Dio potremo guardare al mondo con i suoi occhi e cogliere la profondità della realtà che ci circonda. San Giovanni Apostolo, cui la tradizione attribuisce il quarto Vangelo e il libro dell’Apocalisse, ci accompagna in un percorso di ascolto del “Logos”, della parola e dell’ordine, in grado di immergerci totalmente nell’amore di Dio. Giovanni, il “discepolo amato” da Gesù, nei suoi testi mostra tutte le sue doti da teologo, in grado di coniugare cuore e intelletto, di leggere i segni dei tempi e di cogliere il destino futuro della storia. In questo modo egli offre una vera e propria “pedagogia del credere”. Originario della Galilea, Giovanni era figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo il Maggiore. Per la tradizione morì a Efeso, dopo l’esilio a Patmos, alla fine del I secolo. Altri santi. Santa Fabiola, vedova (IV sec.); beato Alfredo Parte, martire (1899–1936). Letture. Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Gen 15,1–6;21,1–3; Sal 104; Eb 11,8.11–12.17–19; Lc 2,22–40. Ambrosiano. Gv 1,1–10; Sal 96 (97); Rm 10,8c–15; Gv 21,19c–24.
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