sabato 17 ottobre 2015
Gettare le basi per una città diversa, accogliente e inclusiva. È con questo obiettivo che ieri sera a Genova si è tenuta l'iniziativa «Welcome refugees» con la quale gli studenti genovesi di «Università solidale», movimento giovanile della Comunità di Sant'Egidio, hanno dato il benvenuto ai giovani rifugiati con una cena preparata appositamente per loro all'interno del Teatro Carlo Felice. Un modo simbolico per accogliere 120 profughi loro coetanei sbarcati in questi mesi in Italia e ospitati nelle strutture di accoglienza genovesi in attesa della risposta all'istanza di asilo politico. «La cena – spiegano i responsabili genovesi di Sant'Egidio – ha visto anche il lancio ufficiale della campagna #savemigrantssaveeurope con cui «Università solidale» raccoglie firme a sostegno delle proposte di Sant'Egidio in materia di migrazioni: potenziamento dei soccorsi in mare, creazione di canali di ingresso legali per mettere un freno alle morti in mare, richieste di asilo già dai Paesi di origine o di transito, attività di integrazione nelle scuole, nuove regole per la cittadinanza, promozione di un linguaggio meno violento e volgare attorno ai migranti, coinvolgimento degli Stati europei in attività diplomatiche più incisive. Con queste speranze, numerosi studenti, italiani e non si sono dati appuntamento ieri mattina per cucinare e imbandire le tavole che in serata hanno visto vicini, gli uni altri altri, i giovani provenienti da Nigeria, Mali, Gambia e Pakistan insieme ai giovani universitari di Genova. Solidarietà e integrazione si costruiscono anche a tavola.
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