martedì 14 ottobre 2003
Absit iniuria, se in pagina non ci fosse anche Barbara Spinelli, avrei pensato a Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno". Ma c'è, e domenica, in prima della "Stampa" - "Sulla soglia dello stupore" - racconta Giovanni Paolo II. Molte cose giuste, sensate e anche coraggiose, ma poi citando il "Trittico romano" pare attribuire al Papa questa lista delle "radici dell'Alleanza": "alleanza di Dio con il Popolo di Israele, poi incarnazione in Gesù, poi profezia di Maometto". Dunque per Giovanni Paolo II Maometto completa Gesù? Più sotto poi il "non omnis moriar" di Orazio, pur ricordato dal Papa, è preso come se esprimesse in pieno il pensiero di Giovanni Paolo II. In realtà visto il "Credo" cristiano l'espressione giusta sarebbe "omnis non moriar"(tutto di me sopravviverà). Due evidenti malintesi. Ben peggio, stessa "Stampa", stessa pagina, il Guido Ceronetti furioso che attacca il sindacato ben oltre i limiti dell'insulto. Inizia contro lo sciopero del 24 prossimo: "dal punto di vista razionale una perturbante insensatezza, da quello morale abbastanza rivoltante". Poi il giudizio si fa sostanziale: il sindacato è "il mussolinal-balcone perpetuo", con "formule abiettamente semplificatrici"consenso passivo, classica sindrome totalitaria"un rinoceronte con tre corni"Più autorità hanno, peggio la usano". E un rimprovero secco: "non scioperano mai contro le fabbriche del cancro"! Mai sentito parlare delle lotte sindacali a Marghera? Mai! E su "Repubblica", ancora domenica, arriva il terzo: "L'orribile commedia dell'affare Moro". Franco Cordero vede il film "Buongiorno notte" e lo racconta mettendoci di suo un giudizio spaventoso su Paolo VI. È libertà? Liberi anche noi di pensare a un teatrino.
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