giovedì 4 febbraio 2010
Sabato qui (p. 13) 22 righe su don Emmanuel Uwayezu, prete ruandese ora viceparroco presso Firenze: la Corte d'Appello di Firenze ha dichiarato del tutto infondata «anche solo come ipotesi» l'accusa rivoltagli di «genocidio e crimini contro l'umanità». Sugli altri giornali " salvo errori " niente! Eppure da ottobre scorso più di 650 lanci di agenzie nel mondo, ripresi da tante pagine, riportavano le accuse, e la solita «Uaar» ci ha sguazzato per mesi. Un caso che pare minimo. C'è anche di peggio. Penso alla vicenda di Enzo Tortora, in cui la vergogna non fu solo di stampa, ma il tema è attualissimo. Ancora domenica strilli dell'Ansa sui «silenzi» di Pio XII: due ricercatori «rivelano con un documento inedito che il 19 ottobre 1943, ricevendo l'incaricato d'affari americano Harold Tittman, Pio XII invece di indignarsi per la deportazione di oltre mille ebrei romani si mostra preoccupato per le bande di comunisti nei dintorni di Roma». Verissimo: che cinismo, questo Papa! Ebbene, subito saltano fuori due cose. La prima è che il documento di Tittman è noto dal 1964, e la seconda che l'udienza, come scritto nel documento stesso, confermato dall'"Osservatore Romano" del 15 ottobre 1943, avvenne il 14 ottobre, cioè due giorni prima (!) della terribile «deportazione» del 16 ottobre. Via dunque col «venticello» della calunnia! Rettifiche? No. E l'ultima: ieri parecchi giornali su Obama che ha «il coraggio» di ricevere il Dalai Lama, mentre «i Papi» non lo ricevono. Giusto? O si può pensare che Obama rischia solo affari, ma i Papi hanno in Cina 10 milioni di cattolici?
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