martedì 28 novembre 2017
La medicina nucleare italiana sul podio delle Olimpiadi di Medicina. Il team di ricercatori dell'Università di Bari capitanato da Giuseppe Rubini ha ottenuto il primo premio per il ruolo che può svolgere la medicina nucleare nell'emergenza.
La IV Olimpiade, organizzata a Salonicco da Philip Grammaticos, anche quest'anno ha voluto sponsorizzare un prototipo di ricerca di interesse sociale che abbracci tutte le specialità mediche, le bioscienze, la farmacologia e l'innovazione tecnologica, per scambiarsi opinioni e arricchire la conoscenza. Gli abstract presentati, provenienti da 20 nazioni diverse, sono andati a comporre un intenso programma di tre giorni che ha premiato "il medagliere olimpico italiano". Nella sezione, istituita per la prima volta, dedicata alle migliori risposte da fornire a tre casi clinici, ai partecipanti era chiesto di argomentare le risposte considerando anche gli aspetti fisio-patologici e di consigliare un'eventuale terapia. Il team di ricercatori italiani del Policlinico di Bari con Rubini è arrivato primo.
Anche Barbara Palumbo ha portato alla vittoria la sua squadra, aggiudicandosi il primo posto nella categoria neurologia, in un lavoro di collaborazione tra l'Università e l'azienda ospedaliera di Perugia insieme all'Università di Sassari, per l'impiego di algoritmi di intelligenza artificiale finalizzati alla individuazione precoce del morbo di Parkinson. Sia Rubini sia Palumbo fatto parte del comitato scientifico, rappresentanti per l'Italia tra gli Special International Advisors.
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