sabato 7 febbraio 2015
La danza classica, la disabilità, il lavoro della terra. Tre elementi apparentemente distanti si fondono oggi e domani a Genzano, ai Castelli Romani, in una dimensione addirittura internazionale. Sì, perché l'iniziativa (di dibattito e di spettacolo) organizzata dal fondatore della Comunità di Capodarco, don Franco Monterubbianesi, vedrà protagonisti italiani e brasiliani. L'appuntamento è per domani dalle 11,00 alle 12,30 al Teatro dei Salesiani di Genzano, dove si esibiranno due compagnie di giovani danzatori disabili: la "Luar sem limites" dal Brasile e la "Butterfly" della Comunità di Capodarco. Lo slogan è «Danziamo la vita con i disabili».Oggi invece, alle ore 10,00, si terrà un dibattito sul tema «Coltivare la terra: qualità della vita, lavoro e inclusione sociale dal Brasile ai Castelli Romani». Tra gli oratori, il sindaco della cittadina laziale Flavio Gabbarini e Marina dos Santos, dirigente del movimento brasiliano Sem Terra. Numerose saranno le testimonianze sul modello dell'agricoltura sociale da parte degli operatori di realtà come l'Agricoltura Capodarco, il Forum nazionale dell'agricoltura sociale, l'ente di coordinamento del servizio civile Cesc Project. L'evento sarà ospitato nell'ex-convento delle suore spagnole (Corso Giacomo Matteotti, Genzano) che la Fondazione "Prima del Dopo Capodarco Onlus" intende trasformare nella Casa "Anna Maria", una struttura integrata per disabili e per giovani desiderosi di fare un'esperienza formativa e lavorativa, tramite il servizio civile nazionale e internazionale oppure il progetto Garanzia giovani.
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