Game show, la gara dei partecipanti
giovedì 1 aprile 2021
Tra ignoti e sconosciuti ormai c'è un esercito di belle statuine che si mette in mostra negli studi televisivi. Sono i partecipanti più o meno muti e senza espressione che si presentano nei vari game show perché siano indovinate le loro professioni o l'età. Basti pensare che i Soliti ignoti (Rai 1) ne fa fuori otto per sera (nove con il parente misterioso), mentre Guess my age (Tv8) ne brucia sette ogni volta. Per cui sommando questi numeri e poi moltiplicandoli per le sere della settimana e per le stagioni in cui i programmi vanno in onda si ottiene, se la matematica non è un'opinione, una cifra notevole. È una considerazione, se vogliamo banale (ma nemmeno più di tanto), balenata per la testa vedendo il rammentato Guess my age - Indovina l'età in onda dal lunedì al venerdì alle 20,30 su Tv8 con la conduzione di Enrico Papi. Il gioco viene spiegato in pochi secondi all'inizio di ogni puntata: «Due concorrenti, sette sconosciuti, 100 mila euro per una sola missione: indovinare la loro età esatta». Per farlo ci vogliono: «Osservazione, perspicacia, intuito». Nelle prime sei manche, i concorrenti hanno a disposizione anche sei indizi. Ogni anno di differenza tra la risposta data e la reale età dello sconosciuto riduce il premio in palio. Dopo aver indovinato l'età dei primi sei, la coppia di concorrenti accede alla sfida finale dove, per indovinare l'età esatta del settimo sconosciuto (il più difficile da decifrare), può contare su quattro tentativi e altrettanti indizi. Ad ogni errore il montepremi si dimezza. Il meccanismo è dunque semplice e come succede in questi casi il successo del programma si basa più che altro sul coinvolgimento dei telespettatori a casa, chiamati a loro volta a indovinare l'età degli sconosciuti con le conseguenti classiche considerazioni: li porta bene, li porta male. In quanto ai concorrenti in studio, può succedere che la pretesa vivacità si trasformi in eccesso di zelo, che messo insieme alla ben nota esuberanza del conduttore, rischia di produrre anche un po' di confusione.
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