Giovane religioso, testimone dell'autentica gioia cristiana
mercoledì 27 febbraio 2019
Vivere con gioia significa saper cogliere la presenza di Dio in ogni piccola piega della vita quotidiana e fare dell'esistenza un inno all'infinito, un canto d'amore. Ce lo ricorda san Gabriele dell'Addolorata, con la sua storia piena di luce. Francesco Possenti (questo il suo nome) era nato ad Assisi nel 1838, rimase orfano di madre a 4 anni, crebbe da innamorato della vita e nella luce della fede. Il padre, funzionario dello Stato Pontificio, vedeva una vita agiata nel futuro del figlio, ma lui a 18 anni scelse di diventare religioso tra i Passionisti. Nel 1855 la morte della sorella l'aveva toccato profondamente e spinto a cercare la gioia in quella profonda devozione per la Madre di Dio, coltivata da sempre. Iniziò il suo cammino verso la consacrazione a Loreto e poi continuò, dal 1859, a Isola del Gran Sasso. Tre anni, dopo, però, morì a causa della tubercolosi.
Altri santi. San Giuliano di Alessandria, martire (III sec.); san Baldomero, monaco (VII sec.).
Letture. Sir 4,12-22; Sal 118; Mc 9,38-40.
Ambrosiano. Sap 13,1-9; Sal 51; Mc 11,12-14.20-25.
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