sabato 20 febbraio 2010
Ripresina... Ieri a "Radio Radicale" Massimo Bordin, «intelligente e furbo», si è letto da solo il "Lupus", ma in voce taglia corto: «Con Gennari poi magari ci sentiamo al telefono». Il mio cellulare lui lo ha, io il suo no: se vuole chiamerà. In realtà gli pesava ammettere che quell'«84%» di cittadini d'accordo con il referendum radicale sulla 194, «cattolici» compresi, è un falso inventato e ripetuto da 30 anni. Da "L'Unità" che lo ha pubblicato si vorrebbe " parola di Direttora a "Ballarò" " una rettifica, ma è speranza vana: da quelle parti le acrobazie sono di casa. Giovedì per esempio (p. 29) titoletto: «Bertone e Ruini con il capo cosparso di cenere». È una notizia? Nel giorno di mercoledì «delle Ceneri» un fatto normale per tutti. In ogni modo va detto che dai decenni in cui si cantava «Il Vaticano brucerà"» è già un miglioramento, e che invece altre ceneri, e tutti i giorni, segnalano la consumazione di ideologie e anche di partiti che si stanno bruciando da soli, anche con l'aiuto di certi «falsi». Che si allargano: stessa "Unità" (p. 41) titolone dal «Sundance di Berlino»: «Con due mamme i figli stanno bene. La famiglia gay è una famiglia». La prima metà è discutibile, può anche capitare, ma la seconda fa venire in mente la "Boheme": «Mi chiamano Mimì, ma il mio nome è Lucia». Anche i nomi si possono millantare, ma se ciò avviene restano un falso, con tutto il rispetto per tutti, gay e no. Giacché siamo in tema di nomi e acrobazie ecco che " stessa "Unità" (p. 30) " premere un cuscino sulla faccia dell'amante ammalato e soffocarlo a morte è chiamato «atto di coraggio». Il falso dilaga"
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