venerdì 29 febbraio 2008
«Gli svitati»: anni orsono un film, oggi esibizioni in pagina. Lunedì "La Stampa" annunciava un "giro di vite vaticano sulla Messa"! Già: mons. Ranijth, segretario del culto divino, ha detto che "la Messa non è uno spettacolo, ma sacrificio, dono e mistero". Normale, ma in pagina la deduzione cervellotica è "il ritorno degli inginocchiatoi", la proibizione totale della "comunione sulla mano e non sulla lingua" e l'obbligo di "omelia che non deve superare i dieci minuti"! Più che "giro di vite vaticano" un pezzo "svitato", ma non isolato. Ieri, sempre lì (p. 1$), si strilla la novità clamorosa di un "Gelo tra Vaticano e Israele", che nei fatti è una situazione di difficoltà diplomatiche vecchia di decenni. Una non notizia! Serve davvero un "giro di vite" in pagina, per curare esibizionismi da scoop furbastri che ostentano "la mossa" anche su realtà grandi per storia bimillenaria e per cronaca drammatica. Altre svitature sull'unghia? Martedì il "Corsera" (p. 44) torna allegro su due "novità" già vecchie: la prima riciclando per l'uscita di un libro la tesi di Aldo Spranzi già sparata nel 1995, per la quale "il cattolico" Alessandro Manzoni in realtà "negava la fede offrendo una visione del mondo opposta a quella del dio cristiano". Le pazzie, ripetute, non si fanno saggezza. La seconda novità-vecchia, stessa pagina, rilanciava "Il Padre Pio di Sergio Luzzatto", ma proprio nel giorno in cui su altri giornali la tesi di quel libro era rasa al suolo nella sua pregiudizialità dal volume di Gaeta e Tornielli. Insomma, a certe svitature una "riavvitata" preventiva: con cacciavite di professionalità.
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