martedì 11 marzo 2014
Partiamo da un dato allarmante: nei Paesi Ue l'obesità colpisce un bambino su tre nella fascia compresa tra i sei e i nove anni. Tra le cause le cattive abitudini "suggerite" dai genitori. Anche per questo, le autorità di Bruxelles hanno pensato di correre ai ripari investendo 150 milioni di euro nella distribuzione di frutta e verdura a 25,9 milioni di bambini che frequentano le scuole elementari europee; di questi, 2,8 milioni sono alunni italiani. La loro dieta sarà ulteriormente arricchita da frutta e verdura, fresca e trasformata, da banane e prodotti come succhi e spremute, per contribuire ad arginare l'obesità e migliorarne le abitudini alimentari.Ma la notizia dell'erogazione di fondi utili a sostenere la corretta alimentazione dei nostri bimbi – che resta una pratica basilare per prevenire pericolose patologie – è doppiamente positiva in quanto arriva in un periodo in cui la crisi economica resta aggressiva. Per le famiglie italiane quei 16,7 milioni di euro (a tanto ammonta la quota riservata al Belpaese) sono oro colato. La decisione, ora ufficiale, diventerà operativa nell'anno scolastico 2014-2015. Una grande novità è l'impegno finanziario dell'Ue che, rispetto agli anni passati, sale globalmente da 90 a 150 milioni. Tra i primi beneficiari della misura, oltre all'Italia, figurano anche Francia, Germania e Regno Unito. Al Consiglio Ue Roma ha sostenuto il provvedimento per i suoi risvolti in materia di sanità pubblica e per l'agricoltura continentale.
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