venerdì 23 marzo 2018
Una coppia di israeliani è distrutta dalla notizia che loro figlio, Jonathan, è morto durante il servizio militare. Ma poi un'altra notizia altrettanto sconvolgente cambierà per sempre le loro vite. Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia, Foxtrot di Samuel Maoz, costruito in tre atti come una tragedia greca, è una riflessione su fatalità, destino, coincidenze e caos, su ciò che possiamo controllare e ciò che ci sfugge, e mette a confronto due generazioni alle prese con lo stesso trauma, quello di un conflitto che diventa eterna condanna. Così come nel foxtrot, anche nel film si torna al punto di partenza seguendo i passi di questa «danza con il destino», come l'ha definita lo stesso regista, apologo morale dal doppio colpo di scena che scivola nel teatro dell'assurdo, così presente nella cultura ebraica, e si tinge di amarissimo umorismo. (A.DeLu.)
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