mercoledì 17 marzo 2010
Forzature: un diluvio, ogni giorno. Qui qualche ritaglio rimasto inevaso da giorni passati. Su "Libero" (2/3, p. 1) un titolo sparato: "Per il Papa Bertolaso resta un eroe". Vero che Benedetto XVI avrebbe ricevuto in udienza il sabato successivo la Protezione Civile italiana, presente il sottosegretario in persona, ma con quel "resta" dietro al quale si richiamano pagine e pagine di cronache controverse e comunque non esaltanti, e quell'"eroe" strillato in anticipo la dice lunga sul tentativo di forzare il senso del riconoscimento a una grande realtà di volontariato, e l'autore Martino Cervo mostra davvero qualche" corno malizioso. E a proposito di "corni" una forzatura, nel caso non politica, ma carica di parecchio consueto sprezzo della plebe comunque sia, era su "Repubblica" (28/2, p. 36) anche questo titolo per Corrado Augias: "Con in tasca corno napoletano e Padre Pio". Prendendo spunto da una esibita presenza "principesca" a Sanremo, si filosofeggia all'ingrosso mettendo insieme superstizioni e ridicolaggini con religiosità e fede comunque intesa. Troppo! Stesso giorno, però " "Corsera" (p. 27) " come non avvertire la forzatura in questo titolo: "Chiamparino 'sposa' una coppia di donne". Forzatura di realtà, e anche di legge per quella che del resto lo stesso giornale esordisce definendo "una cerimonia priva di valore giuridico". A proposito, ieri su "Europa" (p. 8) " "L'Alfabeto di Emma e il voto cattolico" " fin dal titolo pare chiaro che sui due fronti i due alfabeti sono comunque proprio diversi, anzi opposti. E la "forzatura" di chi tenta di metterli insieme è uno snaturamento" "radicale".
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