sabato 22 marzo 2014
«Io son Beatrice che ti faccio andare», sottolineava la scritta di una cartolina di anni fa dove una figura di donna sorridente indicava Montecatini: Dante con il suo Paradiso, utilizzato per reclamizzare le famose acque! E ancora oggi, in un'atmosfera ferma e quasi teatrale la città delle Terme si apre ai tuoi passi, offre giardini dai colori vivaci, alberi e fontane come il richiamo che le sirene facevano con il loro canto ad Ulisse mentre passava davanti alla loro isola. Fermati, pare dicano i vari Stabilimenti aperti alla natura che penetra anche nei loro spazi interni attraverso vetrate, colonne e scalinate dove la decorazione capricciosa non ha fine: conchiglie, puttini, festoni, ghirlande e l'acqua fonte di vita che rigenera, fiorisce e feconda. Quasi un paradiso terrestre lontano dal mondo, dove attrici, uomini di potere, storici e poeti hanno lasciato sul viale principale i loro nomi segnati su dischi di ottone e d'improvviso ti accorgi di camminare accanto a Elisabeth Taylor, ai principi di Monaco, a James Stewart, Grace Kelly, o ad antichi divi del cinema che questo primo vento di primavera ti getta sul viso con un profumo da Belle Epoque.«Il Centro», circolo culturale di Livorno, apre qui, in una grande sala, una mostra già reclamizzata da alcuni anni, composta da fotografie, scritti e ricordi che raccontano la vita della Democrazia Cristiana e diventa ripasso storico dei primi dieci anni del dopoguerra. Interessante per chi ha dei ricordi e maggiorente positivo per un pubblico giovane chiamato a lavorare per il nostro paese e per l'Europa. Il pericolo di oggi è la spettacolarità della politica se nasconde una mediocrità di progetti. Ai nuovi giovani vorrei dire: non abbiate paura. Non accontentatevi di ciò che vi viene offerto come unica possibilità di vita, ma cercate con volontà e coraggio nuove strade. Il futuro sarà di chi ha saputo rischiare, usare la propria fantasia e prendere per mano altri, perché non è più tempo di donne o uomini soli. In ogni campo si va avanti con l'aiuto, l'impiego, la collaborazione, la condivisione del lavoro e dell'inventiva. Alla tavola rotonda che ieri accompagnava la mostra di Montecatini sono intervenute alcune personalità con le loro esperienze nel campo della politica, della cultura, dell'insegnamento, ma ciò che mi è sembrato ottenere maggiore ascolto e più attenzione dal gruppo di giovani che stava in fondo alla sala, è stato il racconto dell'esperienza e della vita di uomini che avevano saputo mettere in gioco la propria vita per migliorare quella delle generazioni future. Facciamo in modo che i loro sacrifici non vadano perduti, ma siano come le piante di questo meravig1ioso paradiso, con radici forti ma foglie nuove.
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