venerdì 1 novembre 2019
L'Emilia Romagna è una delle regioni in cui si usa di più la bicicletta. Quindi, anche la solidarietà va su due ruote. Se poi si aggiunge la sostenibilità ambientale, il progetto è completo. A Forlì opera da 10 anni la cooperativa Betterfly che accoglie minori in affido, immigrati o rifugiati. Essi, quando arrivano a 18 anni, escono dalla comunità e devono arrangiarsi. Si è allora pensato di realizzare una ciclofficina, vicino alla stazione ferroviaria, dove i ragazzi imparino un mestiere per riparare biciclette e custodirle per chi va al lavoro in treno e non vuole usare l'auto. Così chi va a lavorare a Bologna o Rimini ogni giorno o in altre città può lasciare in custodia la bici la mattina e tornare la sera, trovandola magari anche sistemata. “Il progetto – spiega il presidente della cooperativa, Claudio Maneri – ha lo scopo di offrire ai giovani un'opportunità e incoraggiare l'uso della bici”. All'inizio due ragazzi saranno formati come meccanici e tre, a turno, si occuperanno di garantire la sicurezza del deposito bici. Il progetto, che costa 40mila euro, è sostenuto per il 50% dall'istituto di credito Bper e l'altra metà spetta alla cooperativa (5mila) e alla raccolta di fondi online (15mila), con crowdfunding su www.produzionidalbasso.com/project/realizziamo-insieme-una-ciclofficina-a-forli/.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI