domenica 21 marzo 2004
Ieri mattina, "Radio Radicale", lunga intervista ad un politico leghista, onorevole e assessore a Milano, che proclama: "Io non posso pretendere che tutti approvino le idee ufficiali della Lega, ma faccio il mio dovere dicendole chiare". Eccone una: "Se p. es. uno tiene una pistola sul comodino, e quando entra uno in casa gli spara in bocca, io non ci vedo niente di male. Ciascuna regione si fa le sue leggi". Hai sentito bene? Sì. Una follia alla grande. Ad un'altra in piccolo, con allegato ridicolo, pensa ieri sulla "Stampa" (p. 24) un "Documento della Consulta laica di bioetica". Titolo: "Nascere e morire: ognuno è libero di scegliere". A parte il ridicolo di quel "nascere", che presuppone la libertà di scegliere del "nascituro", il centro del "documento" è il piagnisteo che "la Chiesa cattolica ha continuato a far valere le sue posizioni in fatto di bioetica, ma soprattutto a pretendere che esse siano imposte per legge". Leggi e ti chiedi: ma davvero? Divorzio, aborto, fecondazione assistita omologa, crioconservazione degli ovuli, si sa, non sono "posizioni" della Chiesa. E allora? Allora la "Consulta laica" fa discorsi "inconsulti". E ridicoli. Idem, sempre nel piccolo, su "Repubblica" di ieri la trovata di Augias che torna sull'evoluzionismo. Di recente qui ho espresso la speranza che "la goccia" ripetuta scavasse la pietra, e si capisse che altro è "fissismo", altro "creazionismo", e perciò che evoluzionismo e fede non sono incompatibili. Augias alla fine l'ha capito, ma molto male, e scrive che "la Chiesa cattolica ha da tempo adattato le Scritture alla teoria evoluzionistica, non potendo ovviamente fare il contrario". È così: la "goccia" ha svuotato i cervelli renitenti"
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