giovedì 25 febbraio 2010
«Foglianti» fantasie serio/facete. Per Luigi Manconi ("Il Foglio", 23/02 p. 2) «Avvenire esorcizza la Bonino e non coglie la parentela tra antropologia radicale e antropologia cristiana». «Parentela»? E lui disegna la coscienza cristiana e cattolica in perfetta linea con «la cultura radicale». Sì " ammette " qualche differenza c'è, non tra «inconciliabili visioni», ma su tematiche con «diverse soluzioni pubbliche», e lui vede persino «sotto traccia nell'azione dei radicali un'intuizione morale che pone al centro l'integrità della persona umana». Incantato da Bonino: paladina di «valori» radicali e anche cattolici! Domanda: ma dov'era Manconi negli ultimi decenni? Mai ascoltata Radio Radicale? Mai letti il Catechismo o un'enciclica? Sorprende la pretesa di decidere anche in nome e per conto della «coscienza cattolica» che, ovviamente, "Avvenire" ignora. Ma si sa, in «lotte continue» diffuse, gli estremi finiscono per toccarsi e così, ancora "Foglio" (giovedì 18/2, intera o quasi p. 3), fantasia allegra con verdetto in punta di penna Gnocchi & Palmaro (coppia "kattolica" 18 carati): Il cardinale Ruini «ha fallito sulla dottrina»! Il duo concede che sì, l'ex presidente della Cei «ha sconfitto il progressismo», ma in sostanza è stato disastroso: avrebbe infatti fallito " udite udite " come «commissario» della Chiesa italiana e come «medico» si sarebbe «occupato dei sintomi invece che delle cause». Invocano perciò un «Don Camillo» nuovo, ma guareschiano e con la K. La profondità delle elecubrazione è pari alla levità infelice: zero. Quel giovedì dopo le Ceneri, risibile appendice di Carnevale.
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