sabato 23 febbraio 2019
Che figura, anzi, che figuraccia: per molti rozzi borghesi, vogliamo dire. Pensate che un fioraio, munito di licenza media, con piccolo chioschetto e vasi olezzanti di rose e gelsomini sparsi sul marciapiede di largo Ferrandina a Chiaia, Napoli, da un mese ha avuto l'idea geniale di distribuire come omaggio gratuito libri di profonda filosofia e di appassionata e appassionante letteratura ai passanti che hanno la ventura di incrociarlo. «Non bisogna necessariamente acquistare fiori da me», spiega il cinquantatreenne Luigi Esposito, animato da una passione di bibliofilo che farebbe impallidire di vergogna il più noto collezionista di libri che possa vantare la Napoli del secolo scorso, Gino Doria. Più di quest'ultimo, si può dire, il nostro fioraio contribuisce alla diffusione della cultura e della lettura poiché, egli afferma, quest'ultima rende uomini e donne più umani e ricchi di fantasia nell'era della tirannia degli smartphone. Né il bibliofilo botanico si accontenta di esporre in appositi vasi i ponderosi volumi che a sua volta riceve in dono da chi se ne vuole liberare, accanto a piante e mazzolini profumati. Se voi passate accanto al suo chioschetto e la vostra vista viene attratta dalla scritta "libri gratis", egli vi insegue per farvene accettare almeno uno, ricevendo talvolta in cambio risate e sberleffi.
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