sabato 15 luglio 2017

Signor direttore,
ho letto con incredulità le «Insensatezze» scritte il 4 di Luglio su "Avvenire" dal signor Gianni Gennari. Parrebbe che l'autore abbia qualche difficoltà con la comprensione dell'italiano e/o con la logica. Mi sembra infatti di aver affermato che la categoria dei "mercanti d'armi" non esista più - se Gennari non ne fosse convinto lo avrebbe scritto e, certamente, documentato - e non posso capire come la redazione de "La Verità" possa gradire e difendere chi non esiste più. Che poi i Gesuiti avessero preso a cannonate il convento dei Domenicani non è certamente una chicca "storica" essendo la notizia già pubblicata molto tempo fa da Carlo Cipolla nel suo celebre "Guns and sails in the early phase of European expansion 1400-1700" (Londra 1965). Mi si perdoni se mi viene a mente, sempre di Carlo Cipolla, la Prima Legge Fondamentale della stupidità umana: «Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione». ("The Basic Laws of Human Stupidity", Bologna 2011). Anche se, molto probabilmente, anche io faccio parte di questo eletto numero, non si può negare che sarei comunque in buona compagnia. Cordiali saluti
Marco Morin

Il direttore mi mette a parte della veemente protesta del signor Morin. Leggo, e l'incredulità fa dama! Morin ribadisce che «la categoria dei mercanti di armi non esiste più»! Per lui le armi prodotte e usate nel mondo non vengono vendute, e si diffondono gratuitamente e senza organizzazione: nessuno le produce, nessuno le compra, più d'uno le regala. Eppure sono noti i bilanci del commercio - si dice ancora così, vero? - delle armi dei (e nei) singoli Paesi, Italia compresa. «Incredulo» Morin? Anche io, di più. Dunque, la redazione de "La Verità" «non gradisce» e «non difende» chi commercia in armi? Ne prendo atto, e prendo atto del sofisma. Certo è evidente che a quei signori (i venditori di armi) l'unico indice di gradimento che preme sono i denari incassati in tutto il mondo ed è altrettanto chiaro che sanno .difendersi benissimo da soli... Quanto alla numerosa e poco intelligente compagnia evocata dal da Morin celebratissimo Carlo Cipolla e alla prima legge sul «numero di stupidi in circolazione», non mi pronuncio, ma mi pare molto diversa dalla «compagnia di Gesù», da cinque secoli vivacissima, composta e celebrata anche da grandi geni. E questa, sicuramente, è una parte della "Verità" che conta. Ricambio la cordialità.
Gianni Gennari

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