sabato 4 ottobre 2014
Filosofia ieri due volte in questione. Francesco Agnoli (Foglio, p. 2: “L'odore non va via”) tratta del Big Bang dell'universo ricordando al cosmologo Mario Novello che la domanda centrale della filosofia «non è affatto “perché esiste qualcosa e non il nulla”, ma (più precisamente anche dal punto di vista storico) quale è il principio unitario» di tutta la realtà esistente. Sui “perché”, infatti, il campo è della scienza, mentre sul “principio” è della metafisica, e anche della religione. Perciò il Big Bang per la scienza resta un problema, e non è una soluzione. Perfetto! Su Libero invece Corrado Ocone (p. 25: “Transumanismo”) esalta la «rivincita del paganesimo a colpi di scienza e tecnologia» e celebra a modo suo una scuola sociologica per la quale la civiltà attuale riabilita la cultura greco-romana e perciò oggi scienza e tecnica tornano a trionfare sulla «tradizione giudaica e cristiana», in cui mito e rito sono loro alternativa irrazionale. Lungo discorso, ma per quanto riguarda cristianesimo e ragione Ocone pare dimenticare la lezione di Galileo: «La Bibbia non ci dice come vanno i cieli, ma come si va in cielo». Oggi quella lezione è patrimonio anche di Chiesa e credenti.
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