L'umile allegria del Vangelo per far crescere i giovani
domenica 26 maggio 2019
L'allegria del Vangelo, quella vera, non è mai prepotente, non si prende mai gioco degli altri e non esclude, perché la gioia dei cristiani è un modo per mostrare la bellezza delle piccole cose, dello stare assieme e del prendersi cura degli ultimi. E questa fu la "formula" che san Filippo Neri fece propria nel ministero dedicato soprattutto ai ragazzi di strada. Nato nel 1515 a Firenze, era figlio di notaio, e a 19 anni andò prima a Cassino da uno zio e poi a Roma. Nel 1538 Filippo Neri cominciò a lavorare fra i giovani della città, fondando una confraternita di laici, che poi diedero vita all'ospizio della Trinità. Nel 1551 fu ordinato sacerdote, facendosi apprezzare come confessore. Nel 1575, infine, organizzò i chierici che lo aiutavano nella sua opera a favore dei giovani nella Congregazione dell'Oratorio, per la quale costruì una nuova chiesa a Santa Maria in Vallicella. Morì nel 1595.
Altri santi. Sant'Eleuterio, papa (II sec.); san Ponziano Ngondwe, martire (1886).
Letture. At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29.
Ambrosiano. At 21,40b-22,22; Sal 66; Eb 7,17-26; Gv 16,12-22.
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