giovedì 28 marzo 2019
A Formigine, cittadina alle porte di Modena, l'integrazione parte anche dall'oratorio "Don Bosco". Qui è attivo un doposcuola, coordinato da Silvana Zambelli della coop sociale intitolata al "santo dei giovani", che accoglie un centinaio tra ragazzi italiani e stranieri, spesso con problemi legati all'apprendimento, o figli di famiglie con situazioni socio-economiche difficili. A volte, da cosa nasce cosa. «L'anno scorso è capitato che diverse mamme di ragazzi di origine araba, al momento di iscrivere i figli, facessero fatica persino a comprendere i moduli in italiano – spiega la salesiana suor Sonia Baronti –. Così, due volontarie, che ora sono diventate tre, Francesca Bonini, Giuliana Giuliani e Teresa Giuliani, hanno attivato un corso di italiano scritto e orale per venire incontro a un'esigenza basilare di integrazione». Il gruppetto delle "mamme- studentesse", che originariamente contava otto iscritte, ha raggiunto la quindicina di partecipanti, suddivise in tre gruppi che si incontrano ogni mercoledì pomeriggio per un'ora e mezzo. «Il servizio è gratuito e consente di aiutare concretamente queste famiglie a integrarsi – dice la religiosa –. Di solito le mamme hanno tre o quattro figli, anche molto piccoli: così, una volta alla settimana, oltre che oratorio facciamo baby-sitting per i piccolini". Da un bene nasce un altro bene.
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