domenica 2 novembre 2008
La Pontificia Accademia delle Scienze tratta dei rapporti tra fede e scienza e ieri "L'Osservatore" (p.1) " accanto alla foto del Papa che saluta affettuosamente il grande Stephen Hawking " sintetizzava l'incontro con le parole di Benedetto XVI: «Non c'è opposizione tra la comprensione di fede nella creazione e la prova delle scienze empiriche». È noto: per la Chiesa se tra fede e scienza c'è contrasto, è segno che una delle due varca i suoi limiti. Nella vicenda di Galileo, p. es., la pretesa ecclesiastica andò oltre il dovuto. Quindi per la Chiesa fede e teoria evoluzionistica, se fanno il loro mestiere, sono compatibili. E in pagina? Ieri sul "Corsera" (p. 24) ampio pezzo preciso e corretto sulle posizioni della Chiesa e dello scienziato Hawking, diverse ma non opposte. "La Stampa" (p. 19) se la cava con la foto del Papa che accarezza Hawking dicendo che «scienza e fede non sono in contraddizione». "Repubblica" ha quasi due pagine e questo titolo: "Fede e Scienza a confronto in Vaticano. L'universo spiegato al Papa". Cronaca corretta, pur con taglio maliziosetto: "confronto", "spiegazione" per il "Papa" che ne ha bisogno, e spunti di filosofia sull'"eternità del mondo" in Aristotele (sostenuta poi come "possibile" razionalmente anche da San Tommaso, Ndr). Su "Libero" buon pezzo riassuntivo, mentre "Europa" annota allegra "divergenze" con "le tesi creazioniste della Chiesa". Su "Unità", "Manifesto", "Liberazione" e "Riformista"" niente, "Il Foglio" si annuncia su oggi. Scommessa: presto si ricomincerà, specie ove si è ignorato l'evento, a sparare che "la" scienza è inconciliabile con la fede.
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