martedì 24 dicembre 2019
Papa Francesco ai giovani: «Devi essere coerente con la tua fede…Non devi dire ad un ragazzo o ad una ragazza: tu sei ebreo, tu sei musulmano: vieni, convertiti!» (O.R. 22/12, p. 8). E qui (21/12 p. 5): «Cari ragazzi la fede esige coerenza… Non siamo più nei tempi delle crociate». Dunque "No al proselitismo", già anche da papa Benedetto: si annuncia «per attrazione»! Ma ora è subito scandalo sulle solite pagine,
da malafede e ignoranza. Una fede "imposta" o "comperata" è falsa, anzi falsificata. Novità moderna di questo Papa rivoluzionario e sovversivo?
Beh! Il 27 luglio 1926 Angelo Giuseppe Roncalli, visitatore apostolico in Bulgaria, scrivendo a Cristo Morcevfki, seminarista ortodosso che gli aveva chiesto di poter studiare a Roma anche convertendosi alla fede cattolica rispose che non poteva acconsentire. Così: «Cattolici e Ortodossi non sono dei nemici, ma dei fratelli. Abbiamo la stessa fede, partecipiamo agli stessi sacramenti soprattutto alla medesima Eucarestia... Lasciamo le antiche contese... Più tardi... ci si incontrerà nell'unione delle Chiese per formare tutte (Sic! non "tutti", ndr) insieme la vera ed unica Chiesa di N. S. Gesù Cristo... Teniamoci uniti, colla preghiera, nel Signore». Così papa Giovanni quasi un secolo fa sulla "conversione" mezzo di scambio. C'è altro? Dispense di un corso di morale al Laterano sulle virtù teologali (1970-71) su aiuti non disinteressati che diventano «una specie di avanguardia di un esercito di salvatori per i quali si deve catechizzare il bisognoso più di quanto non lo si debba curare: la vera carità quando libera il corpo non lo fa per rendere schiava l'anima!»
E allora certi scandali di oggi? Ignoranza o malafede, o tutte e due. Questa è «la libertà con la quale Cristo ci ha liberati» (Gal. 4, 31), e il vicario di Cristo non può che esserne testimone. Buon Natale!
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