martedì 5 settembre 2017

A Bellizzi, vicino a Salerno, si sperimenta un modo nuovo di educare bambini e ragazzi dai nove ai vent'anni fuori dalle aule scolastiche: dedicarsi alla scrittura di fiabe, favole e racconti originali che descrivano la bellezza dell'ambiente naturale e si soffermino sulla condivisione delle esperienze di vita, sia di gioia sia, qualche volta, necessariamente, dolorose. È giunto così all'ottava edizione il premio "Fabula": i giovani e giovanissimi scrittori che si battono per l'equilibrio ambientale fra città e campagna in tutti i grandi centri urbani del mondo, perfino nella giungla, hanno così composto con le loro invenzioni un grosso libro che si intitola per l'appunto "Fabula" e che il direttore artistico della manifestazione, Andrea Volpe, pochi giorni fa ha offerto in dono a papa Francesco con tanto di selfie.
Sono tutti i ragazzi e i bimbi che vogliono lasciar volare libera la loro fantasia e la loro intelligenza sulle brutture della civiltà consumistica, che hanno abbandonato quella "cattiva maestra" come anche Mario Lodi chiamava la televisione qualche tempo fa, che non vogliono essere schiavi di videogame e smartphone. Per decretare il vincitore di questa edizione della kermesse e per portare le parole sacre dell'equilibrio ambientale e della condivisione, in una terra devastata dall'inquinamento idrogeologico (basti pensare a quel che rimane del fiume Sarno), interverrà anche il vescovo di Noto in Sicilia, Antonio Staglianò. Il quale sosterà oggi a Napoli, mentre il progetto del premio si deve al professor Giovanni di Feo dell'università di Salerno.

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