venerdì 25 aprile 2008
Ieri prime pagine. "Corsera", "Elezioni dirompenti", del politologo Giovanni Sartori; "Liberazione", "Se i poveri cancellano la Sinistra", di Ritanna Armeni. Discorsi complessi. Li confronto con fatti. Tra ben 400 pezzi delle rassegne stampa di Camera e Senato " "Palazzi" doc " solo due, e ambedue da "Avvenire" parlavano ieri di Padre Pio. Eppure "La Stampa" " non certo clericale " dava notizia con foto in prima pagina " "Un milione e mezzo in attesa di Padre Pio" " e vari articoli per "Gli occhi del mondo su Padre Pio". Persino Al Jazeera e decine di Tv da tutto il mondo, e una sua Messa "spopola" su YouTube! Merito, ma anche realismo. Ebbene: "Repubblica" niente; "Corsera", su cui di recente ha scritto in tema l'intellettuale triste, ma chic e tutto contro, un trafiletto; "L'Unità" (p.11) sfotte in un riquadro "Il megashow per il Padre Pio": peggio di niente; "Manifesto" e "Liberazione" niente e "Riformista" un pezzo tra cronaca, colore e ironia catto-chic. Ancora ieri: Radiodue dopo mezzogiorno, intervista tappetino, senza un'obiezione tra le tante fattegli seriamente e rimaste senza risposta, della Palombelli a Sergio Luzzatto come "voce della storia" contrapposta a quella della sola "devozione" ascoltata il giorno prima. Domande: c'entra, la cosa, con le «elezioni dirompenti» dove «i poveri cancellano la sinistra», o quel «milione e mezzo in attesa» sono tutti stranieri che non votano o capitalisti di sicuro dall'altra parte? C'è o no, un fossato tra i sentimenti del popolo reale e i palazzi politici e di comunicazione, dominati da pregiudizi chic e alla moda? Est! Est! Est!
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