domenica 16 ottobre 2005
Ieri numero intero del "Manifesto" senza attacchi a religione e chiesa! Un evento, sfiorato anche dall'"Unità", che nel genere ha solo l'ironia dolorosa di Travaglio - nomen omen - sul presidente Pera: quel traditore parla in terra di Santi e dice - mamma mia! - che il pensiero della Chiesa è importante. Evento anche su "Liberazione"? Quasi. Solo in ultima pagina una gentile lettrice vuole che il Direttore racconti ogni giorno "chi sono i gerarchi della Chiesa e i loro amici"! Con suggerimento: ""accennare ai rapporti di Pio XI e Pio XII con Hitler". Il Direttore, impreparato, non commenta. Ma un "accenno" vale la pena di farlo qui, per lui e gentile lettrice. Rapporti di Pio XI con Hitler: nel 1937 scrive la Mit brennender Sorge, in tedesco perché tutti capiscano, con la condanna totale dell'ideologia nazista, "anticristiana e antiumana" e nel 1938, quando Hitler invitato dal re e da Mussolini viene a Roma, se ne va a Castelgandolfo: non vuole, e lo dice apertamente, che la Croce di Cristo sia minimamente accostata a quella uncinata del regime hitleriano. La storia dice, e Sansonetti sa bene, che proprio in quei mesi il paradiso di Stalin, patria del comunismo, preparava "il patto" con Hitler, che avrebbe incendiato il mondo per 5 anni. Quanto a Pio XII, da segretario di Stato aveva preparato l'enciclica anti Hitler, e da Papa basterà ricordare che più volte Hitler cercò sia di deportarlo che di farlo uccidere, e che lui spesso disse davanti a testimoni che considerava il Führer "un demonio". Suvvia, Sansonetti, si sforzi: risponda e racconti anche questo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI