Se Dio si manifesta nelle nostre periferie
giovedì 6 gennaio 2022
La mangiatoia di Betlemme nella quale giace il Figlio di Dio, un neonato inerme dal quale dipende la salvezza del mondo intero, è il distillato di tutte le nostre periferie, quelle sociali ma anche quelle personali, di ognuno di noi. Il bimbo Gesù ci dice che è proprio dove non lo si aspetta che Dio si rivela, mostra il suo volto e dona la sua luce di speranza. Nel buio della notte delle nostre angosce l'amore del Creatore ci accoglie e ci mostra la strada verso l'eternità. La solennità dell'Epifania del Signore rappresenta un invito a riscoprire un Dio che trasforma l'esistenza nel silenzio, nell'umiltà, nelle cose semplici, senza scoop, senza clamore. Dalla grotta di Betlemme risplende una luce che proprio gli "ultimi" scoprirono per primi, mostrando a tutti la loro infinita dignità. E poi quegli «uomini venuti da lontano» sono i portatori di un profetico messaggio universale: non c'è distinzione di popoli, di razza e di cultura davanti al Signore. Anche oggi la pace vera si costruisce partendo proprio da qui.
Altri santi. Sant'Andrea Corsini, vescovo (1301-1373); santa Rafaela Porras y Aillón, religiosa (1850-1925).
Letture. Romano. Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12.
Ambrosiano. Is 60,1-6; Sal 71 (72); Tt 2,11-3,2; Mt 2,1-12.
Bizantino. Tt 2,11-14;3,4-7; Mt 3,13-17.
t.me/santoavvenire
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