La cetra dello Spirito Santo che cantò la ricerca di Dio
martedì 9 giugno 2020
Ciò che cerchiamo fin dalla nascita altro non è che il compimento, la pienezza della vita, la fonte che estingue la nostra sete d’Infinito: a dare voce a questa ricerca sono i grandi santi e i maestri della teologia. Sant’Efrem, diacono della Siria vissuto nel IV secolo e dottore della Chiesa, fu testimone di santità e voce del cammino dell’umanità verso Dio: i suoi testi teologici e poetici nella Chiesa orientale entrarono nella liturgia e per questo si meritò il titolo di “cetra dello Spirito Santo”. Nato a Nisibi attorno al 306, sappiamo che venne battezzato a 18 anni, stringendo poi un forte legame con il vescovo della città, Giacomo, e dando vita assieme a lui alla scuola teologica. Ordinato diacono dallo stesso presule, nel 363, quando Nisibi fu conquistata dai Persiani, fu costretto a emigrare a Edessa, dove morì nel 373. Altri santi. San Riccardo di Andria, vescovo (XII sec.); san Giuseppe de Anchieta, sacerdote (1534–1597). Letture. 1Re 17,7–16; Sal 4; Mt 5,13–16. Ambrosiano. Es 6,29–7,10; Sal 104 (105); Lc 4,25–30.
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