sabato 14 marzo 2020
13 marzo: da 7 anni c'è papa Francesco. Auguri. Data felice anche per chi scrive: 55 anni di ordinazione. Quindi quasi un “eccesso” di memorie. In pagina però vanno e vengono ben altri eccessi, e pensi che, come si diceva una volta, sia come un “disco incantato”. Infatti leggi in varie pagine, le solite, che Francesco dimentica Dio, e Gesù, e trascura Maria. Ebbene, ieri la prima de “L'Osservatore” apriva alla grande con la «Preghiera di Francesco alla Vergine Maria: Possa tornare la gioia dopo questo momento di prova». Una luce di fede e di speranza. Ma purtroppo c'è chi è cieco volontario e da sette anni non vuole vedere. Anche ieri “Il Giornale” (p. 13) ha ripetuto il ritornello imbronciato contro gli appelli per i profughi dalla guerra di Siria: «Il Papa lunare si ricorda solo dei migranti»! Ove quel “solo” suggerisce cinismo, trascuratezza e volontà di offendere. E “Libero” (pp. 1 e int.) fa del suo peggio: «Con tutto questo casino il Papa pensa ai migranti»! Soliti eccessi e solite parti in (odiosa) commedia, ma sempre ieri, con opposte intenzioni, trovi uno speculare eccesso.
Sul “Fatto” (p. 20) per i «sette anni di Francesco» trovi un bell'articolo di un prete cui è stato dato questo titolo: «L'umanità del Papa è il segno tangibile del suo essere Dio». «Essere Dio»? (sic!). Incolpevole l'autore che nel testo non dice cose del genere, ma colpevole l'eccesso vero – trascuratezza e disinformazione – del titolista! «Essere Dio»? La prima follia (Gen. 3) da cui sono partiti tutti i guai! No, grazie! E con tanti auguri al soggetto: «Dominus conservet eum!» Con la novità vera che può chiarire tutto. Grazie all'Incarnazione del Verbo che redime l'umanità, e alla presenza dello Spirito Santo che la invade di amore, alla sua Chiesa è dato un successore di Pietro, detto anche “vicario di Cristo”. E tutto può essere grazia!
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