giovedì 28 maggio 2020
Durante il lockdown molti hanno donato offerte in denaro, in generi alimentari e in volontariato agli ospedali, alla Protezione civile e ad altri enti impegnati nella battaglia contro il coronavirus. L'azienda Siboni che a Forlì fabbrica motori elettrici con 56 dipendenti ne ha "donato" uno per due mesi e mezzo (fino al 31 maggio), continuando a pagarlo in proprio, per fare l'autista soccorritore della Misericordia di Rocca San Casciano. Nel paese sulle colline di Forlì i 100 volontari dell'associazione su 1.850 abitanti hanno svolto il duplice servizio del 118 con l'ambulanza h24 e ai cittadini in difficoltà durante la pandemia. Racconta Grazia Romagnoli, governatore della Misericordia, che opera nel paese da 50 anni, grazie al fondatore, il pievano don Luigi Maretti, cui è intitolata: «Per portare spesa e medicine alle persone in difficoltà, abbiamo svolto 520 servizi. Siamo stati molto aiutati dal dipendente dell'azienda Siboni, il giovane Francesco Ravagli, che è anche un nostro volontario». Il paese di Rocca è stato colpito dal coronavirus, con 5 anziani morti, una casa di riposo con reparto Covid-19 (per 12 ospiti su 34) e decine di persone positive in quarantena a domicilio. Conclude l'ad dell'azienda Siboni, Damian Molyneux: «Abbiamo dato una mano a chi dava una mano a chi aveva più bisogno di noi».
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