martedì 4 giugno 2013
Un funerale povero, disperato. Quando la desolazione passa la sua mano rugosa sui volti della povera gente qui non c'è nulla da fare, solo piangere e battere le pietre nel silenzio. E sperare di confondersi col niente. La madre del ragazzino era una vedova. E ora quest'altro dolore più cane mordeva sul suo petto già magro di pianti. Gesù con i suoi discepoli era arrivato come un manipolo di figure controsole. Nessuno badava al loro passaggio. Di Rabbi' che giravano se ne vedevano talora anche da quelle parti. Questo era un Rabbi' strano, non girava con i consueti cinque discepoli, come tutti gli altri. Erano di più. Il tristissimo corteo funebre non era interessato però al passaggio, finché non furono loro ad avvicinarsi.Il corteo era formato da una folla di donne piangenti intorno alla lettiga, molti uomini e ragazzi dietro di loro.Uno dei discepoli, quando Gesù lo chiese, fece segno al corteo di sostare. Le donne piangenti obbedirono, intimorite dal gruppo di uomini giovani che si era avvicinato. Poi si fece largo Gesù e chiese chi fosse la madre. Il ragazzo giaceva sulla barella avvolto nel sudario. Si mosse la figura di una donna nascosta in un velo nero.
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