venerdì 21 febbraio 2020
All'università di Bari istituiti due sportelli antiviolenza come centri di ascolto e di sostegno alle vittime. Un servizio offerto dall'assessorato al welfare del Comune che lo ha finanziato insieme alla Regione Puglia, e gestito dalla comunità San Francesco nell'ambito del programma "Rafforzare la non violenza". L'iniziativa che punta sulla prevenzione, l'accoglienza e la sensibilizzazione è rivolta a studenti e docenti. I due presidi inaugurati da poco, uno nel palazzo Ateneo l'altro nel campus del Politecnico, si avvarranno dell'opera di psicologi e assistenti sociali oltre che dell'equipe itinerante municipale. Da maggio 2018 sono 408 le donne baresi che si sono rivolte al centro antiviolenza comunale, circa la metà con figli minori. Sono anche in aumento i casi di studentesse di scuola superiore o universitarie rimaste vittime di soprusi, maltrattamenti e mobbing. «La lotta alla violenza di genere è una emergenza che ha bisogno di impegni concreti – ha sottolineato il rettore dell'università "Aldo Moro", Stefano Bronzini –. Per questo abbiamo creato uno spazio informativo che garantisce supporto e assistenza alle donne in difficoltà. Il benessere dei nostri studenti e dipendenti è per noi un elemento fondamentale per la qualità della formazione». In prospettiva verranno attivati laboratori educativi-relazionali rivolti anche agli uomini.
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