domenica 31 maggio 2015
Occorre mettersi d'accordo sul termine "eroe". Per calarsi in un pozzo profondo non sapendo nuotare, ci vuole coraggio; se lo si fa perché è l'unico modo possibile per salvare la vita altrui, è eroismo bello e buono. Una decisione che ieri un carabiniere di Bagno a Ripoli, Firenze, ha preso quando ha constatato che due bambini non avrebbero resistito a lungo e solo il suo intervento avrebbe modificato il corso degli eventi.Il tutto è accaduto durante una tranquilla festa di compleanno organizzata nel giardino di un condominio da diverse famiglie. I due piccoli, 7 anni, nel giocare si sono arrampicati su un pozzo, manovra che non ha preoccupato gli adulti dato che era chiuso e pareva sicuro. Se non che la copertura improvvisamente ha ceduto, facendoli precipitare nell'acqua gelida, profonda molti metri e lontana altri otto metri dall'imboccatura del pozzo. I due bambini annaspavano terrorizzati e i presenti hanno subito gettato all'interno un tubo in gomma per l'irrigazione affinché si aggrappassero. Il freddo, la paura e la stanchezza rendevano la presa sempre più debole, ma per fortuna nelle vicinanze passava una pattuglia del Nucleo radiomobile dell'Arma.Valutata l'impossibilità di attendere l'arrivo dei Vigili del Fuoco, il carabiniere non ha esitato a infilarsi nel cunicolo, si è immerso al di sotto dei bimbi puntellandosi con i piedi e la schiena alle pareti per non affondare, e consolandoli li ha sorretti col suo corpo fino all'arrivo dei pompieri, che si sono calati con un'imbracatura portando su prima i bambini, poi il carabiniere. Tutti e tre se la sono cavata con un ricovero per ipotermia.
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