mercoledì 3 settembre 2008
«Laici» cultori del «dubbio»? Altrove, perché da noi e in pagina non vale. Sul "Venerdì" di "Repubblica" (29/8, p. 11) Curzio Maltese annuncia felice che «era da tempo che nella Chiesa non scoppiava una bella rissa stile anni Settanta». Per lui "Famiglia Cristiana" ha condannato il Governo sull'immigrazione, ma «il Vaticano l'ha sconfessata». Sicuro? Tu ricordi che Maltese è quello dell'inchiesta "La Questua", precotta e fasulla " provato più volte da "Avvenire" e fissato nel libro "La vera questua" del collega Folena " e hai qualche dubbio sulle sue certezze come bolle di sapone. Anche perché lunedì proprio sulla "casa madre, "Repubblica" (p. 20: "Lo strappo del Papa") Edmondo Berselli dà per scontato l'opposto, e cioè che il Papa in persona ha sconfessato il Governo proprio sulla politica dell'immigrazione, «riportando al centro di tutto il discorso pubblico della Chiesa» che «in una parola si identifica con una sola, scandalosa, parola: accoglienza». E tu annoti che Berselli lo fa con esplicita intenzione didattica: «Per l'ennesima volta è chiaro che la Chiesa non è assimilabile a una parte politica, e certamente non alla destra», e la cosa " punto d'arrivo - dimostra che la stessa destra, appoggiando le pretese ecclesiastiche in tema di bioetica " «aborto, fecondazione, unioni civili» " sbaglia a sperare «di poterne approfittare per i proprio disegni politici». Ecco: per il laico Maltese la Chiesa appoggia la destra e per il laico Berselli la Chiesa "strappa" con la destra. E a Malpelo viene il dubbio che certi laici di cose di Chiesa capiscano proprio poco: dubbio davvero laico.
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