Lupus di andata e ritorno. 1) qui ieri (p. 13) leggo il saggio imperativo di Walter Kasper: «Credenti, sveglia», e su tutti i giornali trovo il "lancio" di "Chiamatemi Francesco". In tema qui (p. 17) Tiziana Lupi esperta anche di cinema, e insieme Stefania Falasca, esperta come pochissimi altri di Francesco: «Racconto senza retorica, e con diversi limiti».E già: uno che sta «sveglio», come consiglia il cardinale Kasper, vede anche «limiti» in questa operazione mediatica in grande stile: «dal 3 dicembre in 700 sale», e ci sarà anche «una versione televisiva in 4 puntate» ("Corsera", p. 51). E poi l'annuncio: una copia del film è già stata «spedita» a Obama e lo ha visto anche…«Checco Zalone, cui è piaciuto moltissimo» e «per il Vaticano (è) bello e veritiero». Del film parlano benissimo persino i giornali - da noi almeno 4 o 5 - che di Francesco parlano sempre male, e anche malissimo. Una grande processione pubblicitaria ove leggi che il 2 (altrove il 3) dicembre sarà proiettato con solennità «in Vaticano, Aula Paolo VI». 2) Qualche perplessità, anche perché dal Kenya proprio qui e proprio ieri (p. 7) c'era un titolo netto: «L'umiltà di Francesco esempio per i leader del Paese».Dunque ti viene qualche dubbio, circa i «diversi limiti»: leggi che il regista «è ateo, e lo resta, ma la figura di Francesco lo ha fatto quasi vacillare», e che il film sarebbe piaciuto al «cerimoniere del Papa». E la ciliegina sulla torta? Eccola ("Mattino", p. 16): «il (suo) primo sorriso il giorno in cui è diventato Papa»! Davvero? Da intendere che prima non aveva mai sorriso? La Evangelii Gaudium è piena anche dei sorrisi, antichi e nuovi, di una vita intera di pastore! Dunque: sicuri che il tutto non sappia almeno un po' di "corte" e di "cortigiani"? Si sa che quando qualcuno gli ha dedicato una statua lui ha pregato di toglierla… Ha ragione Kasper, anche qui: «Credenti, sveglia»!
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