mercoledì 3 agosto 2022
È stata una sorpresa la cena all'agriturismo Alpe Moncerchio, a 1.450 metri, sulle alte vette di Bielmonte, nel Biellese. Lo è stato per la cucina, ma soprattutto per la famiglia Ferrero che segue anche caseificio, maneggio, attrattive come la Starbox di fronte al Rosa, già al sold out. Un tempo questa montagna aveva scarsa vegetazione. Ma Ermenegildo Zegna, classe 1892, dal 1910 a capo di un lanificio noto in tutto il mondo, piantumò 500mila conifere che hanno cambiato il volto di una vasta area, l'Oasi Zegna appunto, dove oggi ci sono trattorie, aziende agricole, birrifici, B&B oltre a un impianto di risalita per lo sci. Paolo Zegna mi racconta che suo nonno fece tutto questo, inizialmente, per i suoi dipendenti, ai quali aveva dato scuole, asili, persino il cinema e la piscina. Un welfare che sarebbe da studiare, ancor più quando sognava di collegare i tre santuari del Biellese: Oropa, Graglia e San Giovanni d'Adorno, attraverso strade e gallerie, per favorire un turismo che di fatto resta un'attrattiva, dopo 100 anni. E se a Sordevolo, fino a settembre, arriveranno da tutto il mondo per assistere alla rappresentazione della Passione – che si svolge da 200 anni per uno spettacolo struggente di teatro popolare, a Campiglia Cervo, in località Oretto – l'imprenditrice Barbara Varese ha creato un luogo, La Bursch, dove ogni stanza rappresenta il viaggio, evocando i Continenti che suo padre, ma lo stesso Zegna, hanno toccato. Si chiama Biellezza il progetto che Paolo Zegna porta avanti con gli imprenditori biellesi. Ho visitato il museo della Fondazione Zegna, prima del mio viaggio, e in una sala campeggiava una targa del ministro dell'Agricoltura del 1951: "Al merito Silvano". Nulla di prezioso, rispetto alle stoffe (oltre mille) create nella fabbrica di Trivero, ma un segnale forte che lo Stato c'era, a fianco di chi aveva una visione che avrebbe dato frutti duraturi. In quella targa c'era tutto ciò di cui si parla oggi: sostenibilità, occupazione, sussidiarietà, senso civico... e amore. Nulla da inventare, tanto da imparare.
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