venerdì 28 ottobre 2016
«Non è mai troppo tardi» era il titolo della trasmissione del celebre maestro Manzi. Un'altra Italia dove l'obiettivo era la licenza elementare. I tempi sono cambiati e ieri non è stato troppo tardi per la signora Giulia Venezia D'Anna, 79 primavere, per fregiarsi del titolo di dottoressa. Centodieci e lode e grande festa al termine della proclamazione. Giulia, classe '37, ha conseguito la laurea triennale in Sociologia all'Università di Napoli Federico II con una tesi dal titolo "Oliver Twist: un'analisi sociologica". «Mi sento più giovane oggi che ho conseguito questo traguardo, ben consapevole dell'età che ho», commenta. E assicura che non ha intenzione di fermarsi: «Penso già alla laurea magistrale, in Cinema, e a una tesi su Kubrick o Truffaut». La storia della donna, prima di cinque figli, è quella di una grande passione per lo studio interrotta, all'età di 14 anni, per aiutare la famiglia. Dopo la terza media, il padre le trovò lavoro in un hotel. E con la paga lei ha permesso ai fratelli di diplomarsi. Non ha, però, mai abbandonato il sogno nel cassetto di proseguire gli studi. Già arrivare al diploma è stata un'impresa. Dopo un inizio da privatista, viste le difficoltà, con i compagni di corso pensò di iscriversi ai corsi serali per le magistrali. Ma a Napoli non c'erano. Allora, caparbia, andò fino a Roma dall'allora ministro Misasi e riuscì a farli istituire. Così a 50 anni si è diplomata. E non si è fermata lì. «Non volevo cadere nella sindrome della casalinga che sta in casa e basta, così mi sono iscritta consapevolmente a Sociologia, perché ritengo che ogni fenomeno vada letto alla luce dell'analisi sociologica». Anche lei probabilmente.
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