giovedì 21 marzo 2013
Dubbio: dopo l'elogio della "tenerezza" c'è ancora spazio per i denti del "Lupus", anche se il loro scopo è sempre quello di curare, mai di recidere? Forse qualcosa è ancora d'obbligo. Ecco per esempio il titolo sul "Fatto" (15/3, p. 7): «Santità, ma a noi donne che ci manca?». Lidia Ravera attribuisce a papa Francesco una definizione delle donne «naturalmente incapaci per i compiti politici» e fatte solo per «supportare il pensare e il creare dell'uomo». L'ha pescata, ma non lo scrive, su "Dagospia", tra consuete chiacchiere e immondizie varie: un falso smaccato arrivato solo dopo l'elezione dall'internauta Bumper Crop (Falta Mucho) e accompagnato da una citazione della più importante agenzia argentina, la Telam, del 4 giugno 2007. La vai a cercare su Telam e non la trovi: mai esistita. Doppio falso per insultare: immondizia doppia, dunque. Chissà? E arriva, a far coppia mista – molto mesta – anche "Il Manifesto" (16/3, p. 4: «Se questo è un papa progressista») ove Claudio Tognonato dall'alto della sua esperienza, dopo aver schiaffeggiato tre Papi, ricicla calunnie già smentite dai fatti e dalle sentenze e poiché Leonardo Boff ha elogiato il nuovo Papa riferendosi al suo passato, lui passa all'insulto: «Leggendo Boff si sente a cosa si è ridotta la teologia della liberazione dopo essere stata bandita da Ratzinger». E poi fa la morale: «la storia è una» e occorre essere responsabili, «ognuno ha il suo passato». E già: anche Tognonato ha il suo – Malpelo lo sa – e lo ha anche il quotidiano su cui scrive e che oggi, marzo 2013, continua a chiamarsi "quotidiano comunista". Lui in quel passato legge solo oro e luce, da Lenin a Stalin, a Mao, a Pol Pot, e scrivendovi «da venti anni», come si vanta in rete, lo fa suo, vero? "Tenerezza" a parte, in certe pagine ancora qualcosa non va...
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