giovedì 29 settembre 2016
Un momento di condivisione capace di unire due comunità vicine e desiderose di rasserenare gli animi dopo le tensioni degli ultimi mesi. Orune, comune del Nuorese, e Nule, comune del Sassarese, hanno visto per la prima volta una seduta congiunta dei due consigli. La decisione dei primi cittadini è scaturita dopo che i due centri erano balzati agli onori della cronaca nel maggio del 2015 con l'omicidio di Gianluca Monni ad Orune, colpito a morte in attesa dell'autobus per la scuola, e la scomparsa di Stefano Masala, giovane di Nule, di cui si sono perse le tracce il giorno stesso dell'omicidio Monni.Due comunità, quella di Orune e Nule, unite nel corso della storia come ha detto il sindaco di Nule Giuseppe Mellino. «Ci sembrava doveroso – ha detto – dare una dimostrazione di unità, in risposta anche a chi all'epoca dei fatti aveva accusato le due comunità di essere in opposizione e caratterizzate da divisioni. In realtà, il consiglio comunale congiunto è stata la dimostrazione che entrambe le amministrazione, così come i cittadini, perseguono la pacifica convivenza».Per quei fatti la Procura di Nuoro ha iscritto 32 testimoni, tutti di Orune, nel registro degli indagati per favoreggiamento nei confronti dei presunti autori dei due delitti, Pietro Paolo Pinna, 18 anni di Nule, e suo cugino Alberto Cubeddu, 21 anni di Ozieri, già in carcere. Alla base di quell'omicidio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, una lite scoppiata tra Gianluca Monni e Pietro Paolo Pinna durante una festa ad Orune.
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